Le risorse naturali e paesaggistiche delle isole Egadi sono il bene più prezioso per lo sviluppo economico dell’arcipelago, fortemente dipendente dall’attività turistica. La loro conservazione e corretta gestione è quindi di fondamentale importanza e va considerata tenendo conto anche delle attività antropiche che insistono sul territorio. Il progetto Gestione Risorse Naturali (GERIN), individua, tra le molteplici matrici ambientali di potenziale interesse, le acque di falda e la fascia costiera, come le componenti che maggiormente influenzano il flusso turistico, la capacità ricettiva delle isole minori del Mar Mediterraneo e lo sviluppo sostenibile delle stesse.
Nell’ambito del progetto GERIN sono state individuate 3 sotto-attività articolate come segue:
2.3.1 Studio delle coste e del fondo marino
A - Caratteristiche geomorfologiche delle Isole Egadi e del fondo marino dell’AMP
B - Caratteristiche e possibili recuperi dei sedimenti portuali
C - La dinamica e la tendenza evolutiva di alcune spiagge
D - Le coste alte rocciose e la pericolosità di alcuni siti
E -Gli itinerari sommersi nelle isole Egadi
F - Caratteristiche delle acque marino costiere
G - La Posidonia oceanica e le strategie di conservazione e riqualificazione
H - La gestione delle biomasse vegetali spiaggiate e la riqualificazione ambientale (poster riqualificazione litorale e fondo marino)
2.3.2 Studio idrogeologico
A - Caratteristiche delle acque sotterranee
B – Analisi meteo-climatica
2.3.3 Studio epidemiologico
L’approccio metodologico utilizzato è stato quello di centralizzare e gestire i dati necessari per conoscere l’entità e l’utilizzo delle risorse naturali dell’isola, per stimare la capacità di ricarica della falda freatica analizzare e per individuare i meccanismi di retro azione che influenzano i processi sedimentologici, idrodinamici e biologici. L’architettura progettuale adottata è studiata per supportare:
•i comparti produttivi;
•il processo di certificazione;
•la conservazione dell’ambiente e la mitigazione dei rischi;
•le recenti direttive europee in termini di Marine Spatial Planning (MSP), Marine Strategy (MS) e Integrated Coastal Zone Management (ICZM).
Particolare attenzione è stata posta alla caratterizzazione e gestione dei sedimenti marini e delle biomasse vegetali spiaggiate, anche al fine di un loro utilizzo per interventi di riqualificazione e di produzione di compost. Interventi di ripristino del fondo marino saranno eseguiti utilizzando anche il materiale di risulta dell’attività estrattiva e cercando di rimuovere blocchi a rischio di crollo dai versanti o dalle falesie più instabili, allo scopo di facilitare la protezione ed il recupero di habitat naturali di particolare pregio quale la prateria di Posidonia oceanica.
Nel'ambito del Progetto sono stati realizzati, e collocati in prossimità delle spiagge principali dell'isola di Favignana, Cartelloni informativi sulla posidonia oceanica.
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